I libri mi hanno aiutata a crescere, a guardare lontano, a scoprire nuovi mondi. Emozionarmi leggendo un romanzo è la felicità assoluta, difficile da descrivere.
Qualche giorno fa ero passata in libreria per prenotare un libro poi, non avendo fretta, mi sono recata nel mio settore preferito: graphic design e architettura. E lì è avvenuto l’incontro.
Da uno scaffale, una copertina ha attirato la mia attenzione: Oscar Niemeyer “Il mondo è ingiusto” (a cura di Alberto Riva, Mondadori 2012). Mi è bastato leggere la prima pagina per decidere, inevitabilmente, di acquistarlo.
“Disegnavo senza matita e senza foglio. Disegnavo in aria, con una mano alzata.
Mia madre mi chiedeva: “Cosa stai facendo, ragazzino?”
E io rispondevo: “Sto disegnando”
Lei sorrideva, le pareva una cosa buffa.
Talvolta ripensavo al disegno che avevo fatto e allora ci tornavo su e lo correggevo, come se realmente esistesse!”
Oscar Niemeyer è un architetto o forse l’Architetto per eccellenza. Una vita (ci ha lasciato a 104 anni) trascorsa a progettare i più begli edifici della storia moderna. Ha costruito sogni e fantasia fatti di materia, proporzioni e armonia.
Guardare le costruzioni di Niemeyer è come immergersi in uno spazio atemporale, né passato, né presente, né futuro. Sono sogni, visioni, pura bellezza.
“L’arte è un complemento importante, come nelle ville del Palladio i dipinti, le sculture: quando architettura e arte si incontrano è un momento eccezionale” (op. cit.)
“La funzione, cioè l’uso che si fa di un’opera, non basta, anche la bellezza è utile. Ci sono opere del passato, certe chiese, certi palazzi, che oggi sono utilizzate in modo diverso, sono sopravvissute pur cambiando la loro funzione: ancora oggi le usiamo, le frequentiamo. Questo succede perché ciò che è rimasto non è l’utilità che avevano all’epoca, ma è la bellezza; la bellezza e la poesia sono sopravvissute al tempo” (op. cit.)
Scrivendo questo post mi son chiesta se la ricerca della bellezza e della fantasia potessero essere condivise. Ci ho pensato solo un attimo, poi mi son detta sì è possibile.
Vivere di bellezza significa farsi trasportare dalle proprie passioni, è quella possibilità della meraviglia alla fine di un sentiero, la voglia di osare per migliorare e migliorarsi. Per me la bellezza sta nell’arte custodita nei musei o graffiata sulle pareti di grigi edifici, tra le note di una sinfonia. La bellezza è un tempio senza confini dove ognuno vi cerca la sua.
Vivere di fantasia per me significa incontrare le idee in cose inaspettate, rincorrere i sogni con l’innocenza e la voglia di cambiamento. La fantasia è quella (tremolante) traccia invisibile che spesso perdiamo (tremando) ma che poi ritroviamo quando smettiamo di avere paura.
“La vita è un soffio. Per questo bisogna imparare ad attraversarla in modo decente. Coltivare le proprie idee, i propri principi, che sono come pilastri, e portarli con noi per il resto della vita. Questa è la grande sfida” (op. cit.)
Ecco, bellezza e fantasia sono un po’ di tutto questo. Oppure il tutto-questo che è la vita. Al mondo ci sono schiere di utopici sognatori, ma pochi riusciranno a cambiarlo veramente. Tuttavia credo che se ognuno di noi, nel suo piccolo, cercherà di vivere con fantasia circondandosi di bellezza allora, anche se per pochi attimi, il mondo sarà migliore e meno ingiusto.
E per voi, cos'è la bellezza e la fantasia?
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Commenti
Arnoldo sarà stato così impressionato che accettò di mettere una marea di persone a lavorare in un edificio privo di areazione naturale: prova a chiedere "come si sta a Segrate" dopo ore e ore di convivenza in un ambiente che negli anni Settanata era lontano anni luce da concetti come sostenibilità ambientale e soprattutto umana. Be', non aspettare la risposta!
Gloria, trovare un tuo commento è sempre una gioia. Ora so che il lavoro come "blogger" in questi mesi non è proprio stato vano. Per me la condivisione è importante, è la vera anima della Rete. Ti inserirò tra i miei utopici sognatori, tra i blogger veri e puri che alimentano il sano mondo digitale. Grazie
ps: sulle finestre di Mondadori dovresti illuminarci.
Concordo, Mimma! Per me bellezza e fantasia sono continuare a gioire delle piccole cose di ogni giorno, incluso lasciare un commento a questo tuo bellissimo post: grazie. PS: Oscar Niemeyer ha fatto anche la Mondadori e per tutto il tempo che ci ho lavorato non l'ho amato perché ha fatto un palazzo con finestre impossibili da aprire. Perciò, l'aria è... pessima!